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Una veduta di Venezia di Antonietta Brandeis, conservata al Museo degli Innocenti di Firenze

Antonietta Brandeis

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Diffondeva le sue opere sotto lo pseudonimo di “Antonio” non volendo essere celebrata perché artista donna. Ciò valeva, secondo il suo biografo De Gubernatis, a Firenze e a Budapest, mentre invece era nota col suo vero nome in altri luoghi in cui le sue opere circolavano, come Londra e Venezia. Antonietta Brandeis era una prolifica vedutista, autrice di dipinti dai dettagliati scorci architettonici di città italiane dell’Ottocento come Verona, Roma e Torino. Nata in Ucraina, allora facente parte dell’Impero Austroungarico, da ragazza studiò a Praga sotto Karel Juvarele prima di trasferirsi a Venezia con la famiglia. Nella città lagunare continuò i suoi studi all’Accademia delle Belle Arti dove ricevette diversi premi a riconoscimento delle sue qualità in svariate discipline, fra cui la storia dell’arte, il disegno e la pittura. Si spostò a Firenze nel 1909 dove rimase fino alla morte nel 1926.

Agli Innocenti

Aperto nel 1445, l’Ospedale degli Innocenti è la più antica istituzione pubblica italiana ed erede della Brandeis.

Ritratto di Signora

Un ritratto di Antonietta Brandeis, dipinto nel 1924 da Laura Capella, esposto nella Sala dei Benefattori agli Innocenti di Firenze.

Un dono per Palazzo Pitti

Si presume che Antonietta Brandeis abbia frequentato gli Uffizi per copiarne le opere nel corso dei 17 anni di permanenza a Firenze.

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Dando voce ad artiste storiche, AWA salva e recupera la "metà nascosta" dell'arte di Firenze.

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