Il busto di Emilio Jesi, di Raphael Mafai, in mostra al Museo Novecento di Firenze

Il busto di Emilio Jesi, di Raphael Mafai, in mostra al Museo Novecento di Firenze

Esposizione e dubbio

SHARE
Facebook
Twitter
Una lettera di Raphael Mafai rivela il pensiero dell'artista nei riguardi delle mostre. Uno degli obiettivi principali di AWA è che l'arte delle donne sia esposta al pubblico. Questo è il motivo per cui siamo stati felicissimi quando il Ritratto di Emilio Jesi di Antonietta Raphael è stato posto in esposizione permanente dopo il restauro. Una lettera interessante che Antonietta Raphael scrisse a suo marito Mario Mafai il 17 marzo 1948 chiarisce il punto di vista dell'artista sul fatto di esporre pubblicamente le sue opere: "Non so se hai notato, caro, che quando un'artista ha concepito un'opera d'arte è pieno di gioia, la sua visione è gonfia quasi come se volesse scoppiare dentro di lui. Io addirittura canto quando ho un'idea d'una nuova opera; ma quando comincio a realizzarla, questi fantasmi scompaiono e l'opera va male, forse perché ha pudore di farsi vedere alla luce delle opinioni dei volgari. Perché un'IDEA d'un'artista è generalmente una parte intima di se stesso; è quasi una confessione. Per questo io temo tanto di esporre un lavoro mio, io tremo per loro, per il giudizio che dovranno subire. È inutile, Mario, una scultura fuori dallo studio mi fa triste, non so perché!"