Tutto in famiglia per la colorista Adriana Pincherle. Lo stile pittorico dell'artista fu particolarmente influenzato da Renoir e Matisse, mentre studiava a Parigi nei primi anni '30. Con suo marito, il collega pittore romano Onofrio Martinelli, si trasferì successivamente a Firenze, dove frequentò l'ambiente culturale della città, in particolare gli editori fondatori della rivista letteraria all'avanguardia Solaria. Sedici dei suoi ritratti sono oggi esposti in pubblico nella sala di lettura del Gabinetto G.P Vieusseux di Firenze, una volta frequentato da Mark Twain e D.H. Lawrence. Il ritratto di Pincherle rappresentante suo fratello Alberto Moravia, i cui romanzi sono i più venduti in Italia di tutti i tempi, è uno dei pezzi più celebri della serie Vieusseux di Pincherle. Accreditato come l'autore del primo romanzo esistenziale d'Europa, Alberto Moravia ammirò sempre la professione di sua sorella, fino al punto di sottolineare: "Non so perché non sono diventato un pittore. Mi è sempre piaciuto dipingere più della letteratura." Il dipinto è stato restaurato da Rossella Lari nel 2016.
Dodici autori, Con Amore
I ritratti restaurati della Pincherle omaggiano artisti contemporanei con vibranti pennellate di colore.
‘Arte e Memoria’
La mostra al Palmerino confronta e contrappone Adriana Pincherle ad Eloisa Pacini.
'Colori d’artista'
Una mostra a Palazzo Panciatichi in occasione del ventesimo anniversario della morte della Pincherle.