Una suggestiva fotografia di Maselli che richiama la sua interpretazione della Garbo.

Una suggestiva fotografia di Maselli che richiama la sua interpretazione della Garbo.

Una sorta di autoritratto?

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La somiglianza tra lo sguardo di Greta Garbo e quello di Titina Maselli è a dir poco sorprendente. Negli anni '70 Maselli si trasferì a Parigi, dove ottenne fama internazionale grazie, in parte, a una mostra con sede a Berlino ed una al Grand Palais. Verso la metà degli anni settanta, si cimentava in scenografie teatrali. Nonostante la sua lunga e prolifica carriera, non fu mai riconosciuta in Italia quanto lo fu all'estero. In effetti, una storia del suo amico di vecchia data Carlo Cecchi illustra questo punto. Cecchi era un regista per il quale aveva progettato scenografie teatrali per opere di Shakespeare, Beckett e Ibsen. Egli racconta una conversazione con la loro amica romanziera Elisa Morante come segue: "Uscivamo da una trattoria dalle parti di Piazza del Popolo, ed Elisa Morante disse: 'Ora andiamo a prenderci un caffè da Rosati, e poi alla Mostra di Titina...' 'Titina chi?' Chiesi io… E lei mi fece una delle sue prime, indimenticabili scenate: 'È la più grande pittrice italiana...' E concluse, amara: 'Tu non la conosci! Ecco che succede ad essere un'artista donna in Italia...'"