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Potevano le artiste del Settecento vivere del loro mestiere? Allieva della pittrice Violante Siries, Anna Bacherini Piattoli (1720-1788) continuò la tradizione della trasmissione dell’arte per via femminile a Firenze. Per le donne l’autoritratto era uno dei temi pittorici più accessibili in cui cimentarsi sia come forma di autorealizzazione che di autopromozione, specie quando si rappresentavano nelle vesti di artiste al lavoro. Questo è il caso della fiorentina Giovanna Fratellini (1666-1731), della sua allieva Violante Siries Cerroti (1709-1783) e di Anna Bacherini Piattoli, un trio esemplificativo della successione della professione di pittrice in linea femminile nella Firenze barocca. Nel 1776, in un momento di difficoltà economica, la Piattoli offrì il suo dipinto al Granduca Pietro Leopoldo con la speranza non delusa di venirne ricompensata. Una curiosità: la miniatura che la pittrice sta creando nel quadro riproduce la Madonna del Sacco di Andrea del Sarto, la stessa opera che fu copiata su larga scala all’Accademia da Irene Parenti Duclos.