La sua opera è un bell’esempio di astrattismo geometrico. Dopo la mostra di Palazzo Vecchio “I Cubani”, più di quaranta artisti cubani chiesero alla città di Firenze di vendere i loro lavori esposti, utilizzandone il ricavato per restaurare l’arte fiorentina danneggiata dall’alluvione. Soldevilla era una di loro, ma il desiderio degli artisti non fu esaudito. Dopo cinquant’anni passati nei depositi, l’opera è stata sottoposta a trattamenti di conservazione e poi esposta alla mostra “Beyond Borders” tenutasi nel 2016 al Museo del Novecento di Firenze, per poi ritornare in deposito. Protagonista della "Rivoluzione geometrica" di Cuba, Soldevilla ha lavorato su vari supporti, tra I quali scultura, bassorilievi e carta, oltre alla pittura.