La restauratrice Gabriella Tonini diventa tecnologica con il restauro De Fauveau

La restauratrice Gabriella Tonini diventa tecnologica con il restauro De Fauveau

Cuore di mamma

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Chi era la donna che ha reso possibile la carriera di De Fauveau? Il tributo marmoreo ad Anne de la Pierre, portato a termine da Félicie de Fauveau nel 1859, ritrae con grande verismo la madre dell'artista, che di Félicie fu la più grande sostenitrice. A Parigi, nel 1820, fu la reputazione di Anne de la Pierre ad agevolare il debutto della figlia come artista dell'alta società. Anni dopo, quando Félicie fu condannata per le sue attività insurrezionali, anche Anne si recò in Vandée per condividere il destino della figlia, vivendo per mesi nella sua stessa cella. Insieme si stabilirono a Firenze e insieme crearono lo studio di Félicie in via dei Serragli, non lontano da quella chiesa, Santa Maria del Carmine, che ancora oggi custodisce nel suo chiostro antico il monumento funebre a Madame de la Pierre. Mentre era a Firenze, Fauveau ottenne diverse remunerative commissioni per la creazione di monumenti funerari, provenienti da tutta la penisola italiana. I parenti dei rami più nobili della famiglia consideravano disdicevole il suo desiderio di guadagno attraverso l'arte, ma questo non incrinò la sua determinazione, convinta com'era di non aver affatto compromesso il proprio rango: "Un artista, quale io sono" sosteneva con orgoglio, "è un gentiluomo".