La fondatrice di AWA Jane Fortune in un deposito di Palazzo Pitti mentre ammira il quadro della Oosterwyck

Oosterwyck e Firenze

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Qual è il legame fra Maria van Oosterwyck e Firenze? I fiori recisi erano una merce cara, rara ed ambita, segno di ricchezza e di stravaganza. Mecenati aristocratici come il Granduca Cosimo III dei Medici amavano avere nei propri giardini fiori come quelli dipinti sui quadri, e tenevano nelle biblioteche dei loro palazzi libri di botanica con disegni dei preziosi boccioli. Ciò si spiega con l’aumentato interesse per la botanica e l’orticoltura, viste come espressione del più generale entusiasmo scientifico, tipico del tempo, che aveva contagiato sia i nobili che i borghesi. Gli artisti venivano impiegati dagli scienziati per illustrare coi loro dettagliati disegni le osservazioni sistematiche e le analisi fatte sulla natura. Sicuramente Cosimo III aspirava a raggiungere il rango di altri regnanti che richiedevano ed acquistavano i dipinti della Oosterwyck. Quando il futuro Granduca tornò ad Amsterdam per un secondo soggiorno, due anni più tardi, si suppone che abbia acquistato il lavoro in esame per il restauro, Fiori, Frutta e Insetti. Suo padre era stato un grande amante delle nature morte e la sua passione per i dipinti di fiori rese il genere oltremodo popolare. Firenze, o Florentia, era nota come “La città in fiore” e i quadri di fiori erano visti come simbolo e ricordo della sua grandezza.