Conferenza presso Il Palmerino
“La ritrattistica alla corte di Vittoria della Rovere” è una conferenza della studiosa australiana Adelina Modesti, co-organizzata da AWA e Il Palmerino, che si terrà il 27 gennaio presso il centro culturale fiorentino di quest’ultimo (via Il Palmerino 6). L’evento, a ingresso libero, è aperto al pubblico e segue la recente pubblicazione del nuovo libro della dott.ssa Modesti, Women’s Patronage and Gendered Cultural Networks in Early Modern Women. La conferenza inizierà alle 17.30 con l’introduzione di Cristina Acidini, Direttrice dell’Accademia delle Arti del Disegno, e della direttrice di AWA, Linda Falcone. Per favore. RSVP: associazione@palmerino.it Gli amanti dell’arte di Firenze conoscono Vittoria della Rovere dalle opere da lei commissionate per la Sala delle Allegorie di Pitti, Poggio Imperiale e Villa La Quiete, e gli studiosi del 'matronage' culturale possono ricordare il suo volto dai numerosi ritratti di Justus Sutermans. La sua consistente dote urbinese come erede Della Rovere segnò l'inizio di un matrimonio mediceo con Ferdinando II, durante il quale lei divenne un vero e proprio 'architetto del gusto pubblico' del XVII secolo.
“La ritrattistica alla corte di Vittoria della Rovere” è una conferenza della studiosa australiana Adelina Modesti, co-organizzata da AWA e Il Palmerino, che si terrà il 27 gennaio presso il centro culturale fiorentino di quest’ultimo (via Il Palmerino 6). L’evento, a ingresso libero, è aperto al pubblico e segue la recente pubblicazione del nuovo libro della dott.ssa Modesti, Women’s Patronage and Gendered Cultural Networks in Early Modern Women. La conferenza inizierà alle 17.30 con l’introduzione di Cristina Acidini, Direttrice dell’Accademia delle Arti del Disegno, e della direttrice di AWA, Linda Falcone. Per favore. RSVP: associazione@palmerino.it Gli amanti dell’arte di Firenze conoscono Vittoria della Rovere dalle opere da lei commissionate per la Sala delle Allegorie di Pitti, Poggio Imperiale e Villa La Quiete, e gli studiosi del 'matronage' culturale possono ricordare il suo volto dai numerosi ritratti di Justus Sutermans. La sua consistente dote urbinese come erede Della Rovere segnò l'inizio di un matrimonio mediceo con Ferdinando II, durante il quale lei divenne un vero e proprio 'architetto del gusto pubblico' del XVII secolo.