T’interessa la nostra storia passata o quello che è appena stato scritto da noi sulla stampa? Vuoi leggere un articolo scritto da autori di AWA o condividere l’attenzione che nei media internazionali suscitano le donne artiste di Firenze? AWA è partner di svariati giornali e riviste fiorentini ed esteri ed è comparsa sulla stampa di tutto il mondo.
La restauratrice Elizabeth Wicks discute delle nuove scoperte che circondano un'artista fiorentina poco conosciuta e che merita la sua dose di notorietà: il restauro in corso di Violante Ferroni è l'argomento di novembre di AWA: "Restoration Conversations", organizzato in collaborazione con The Florentine.
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Advancing Women Artists annuncia la sua chiusura nel giugno 2021. Questo pezzo "riflessivo" su The Florentine, analizza i risultati dell'organizzazione in un contesto più ampio, risalendo agli inizi dell'organizzazione e proiettandosi verso i nostri ultimi 6 mesi.
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“Il nome di una donna solleva dei dubbi, finché non vediamo il suo lavoro”, scrisse Artemisia Gentileschi in una lettera del 1649. Il 16 ottobre 2020, AWA e The Florentine ospiteranno la prima intervista della serie ‘Restoration Conversations: Artemisia’, con Letizia Treves, Sassoon Curator of Later Italian Paintings alla National Gallery di Londra.
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Una selezione di scatti da The Florentine, per mettere in luce un processo di precisione. Restauratori e fotografi di Firenze catturano il processo di ripristino sul dipinto di Violante Ferroni. Se un'immagine vale più di mille parole, dai un'occhiata alle foto che ci risparmieranno fiumi di discorsi.
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“San Frediano è il quartiere della gente scherzosa, degli artigiani, forti e puri. Rude e appena sbocciato, di buon cuore e un po' corrotto…”, dice Alessandro Sardelli, attore e drammaturgo fiorentino. In una mostra autunnale al Palmerino, i ritratti di Victoria Slicther catturano lo spirito della gente del quartiere. Segue...
"Lo stile e i soggetti di Garzoni erano altamente appetibili per il suo pubblico del 17° secolo, quando la scienza e i dipinti di nature morte stavano diventando entrambe popolari," scrive la giornalista del Daily Art, Alexandra Kiely." Oggi Garzoni è l'ispirazione per una sfida internazionale nella quale artisti contemporanei creeranno nuove opere basate sui dipinti 'Still Life' della Garzoni." Altro...
"In Italia, le ragazze erano escluse dalla scuola, privandole delle competenze matematiche essenziali per la nuova arte," scrive la giornalista del Financial Times Rachel Spence nel suo interessante articolo. "Non avendo lo status di cittadine, non potevano emettere una fattura o associarsi ad una corporazione, condizioni necessarie per esercitare un'attività commerciale; gli era anche proibito frequentare le accademie d'arte. Eppure le donne riuscirono ad emergere." Altro...
Cosa succede quando le nuove generazioni degli Angeli del Fango di Firenze si rivolgono agli Angeli dell’Arte di AWA? Nel suo articolo "L'arte della guarigione", Ann Golob fa il punto sui movimenti, sia tragici che edificanti, che hanno "scosso" le strade di Firenze. I principali protagonisti? L'artista settecentesca Violante Ferroni e gli studenti della Florida State University a Firenze, che sono sulle tracce della sua storia. Leggi...
Il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, descrive la mostra "Lessico Femminile", come un'altra collaborazione di successo tra AWA e il Pitti, per la Giornata delle Donne: “Le opere esposte raccontano una realtà in cui si affaccia la questione femminile, quando l’impegno nel lavoro, gli interessi politici, la vita intellettuale e l’indipendenza erano ancora un privilegio, o il risultato di una lotta.” Segue...
Nick Squires del The Telegraph ci conduce in un “fuori pista” attraverso un laboratorio di restauro e un museo di Firenze, per vedere i nuovi 'sviluppi' su Nelli. Le stupende fotografie di Geoff Pugh catturano l'essenza dell'arte e i progressi che la restauratrice Rossella Lari ha realizzato, "recuperando la storia centimetro per centimetro". Segue...
'Uno spazio tutto loro' è un ponte attraverso i secoli. Le detenzioni di opere di artiste dal sedicesimo al diciannovesimo secolo sono state studiate e compilate in tutta Europa e Nord America, grazie a un progetto collaborativo tra AWA e il Museo Eskenazi dell'Università dell'Indiana. Un programma diretto dalla professoressa Heidi Gealt, che è anche un ponte tra Stati Uniti e Italia. Lo spiega l’articolo di Karen Chernick su Hyperallergic.
"Come molti visitatori, Jane Fortune fu abbagliata da Firenze quando arrivò nella città italiana nel 1962. Ciò che rendeva insolita la nativa di Indianapolis era che alla fine lasciò il proprio marchio come difensore dell'arte trascurata", scrive il giornalista James R. Hagerty nel suo articolo sulla fondatrice di AWA in una edizione dell'ottobre 2018 del The Wall Street Journal.
The Florentine omaggia la fondatrice di AWA Jane Fortune (1942-2018) ed i suoi 13 anni come Editrice Culturale, con un articolo della Direttrice di AWA ed editorialista di lunga data, Linda Falcone. Riflessioni su Jane, del redattore capo Marco Badiani. Un pezzo su Firenze che celebra il cuore di Indiana Jane.
La giornalista del The New York Times Katharine Seelye cattura la vita di Jane Fortune da entrambe le sponde dell'oceano, concentrandosi sulle sue principali realizzazioni. Autrice e mecenate delle arti, Jane iniziò la sua ricerca, già in età avanzata, con lo scopo di recuperare le opere di donne artiste e divenne un modello per le donne di oggi, di tutte le età.
La giornalista Kate Brown lo dice chiaramente nel suo articolo per Artnet: How a Female-Led Art Restoration Movement in Florence Is Reshaping the Canon. "Advancing Women Artists è all'avanguardia nella ricerca di maestre dimenticate come Plautilla Nelli", afferma Brown, sottolineando che a volte basta semplicemente che qualcuno faccia la domanda giusta. Questo è ciò che la nostra fondatrice Jane Fortune fece anni fa quando iniziò a chiedersi: "Dove sono le donne?"
AWA va in Siberia ...su carta. Il numero di febbraio 2018 della rivista di bordo S-7 per la Siberia Airlines include un piccolo articolo sugli sforzi fiorentini di AWA… l’arte non conosce confini! Se AWA può raggiungere la Siberia, non c'è modo di fermare la nostra ricerca per il recupero dell'arte delle donne, a Firenze e nel mondo. Se solo conoscessimo l'alfabeto cirillico…
S7 Magazine
S7 Magazine
USA Today ha ripreso la trasmissione di Anna Bensted grazie a quello che lei definisce "l'effetto a catena della radio". Troverai la storia qui... gli amanti dell'arte con la passione per le opere delle donne, vorranno condividerne la storia ancora di più.USA TODAY
Non c'è niente come vedere il restauro messo in evidenza sul più importante quotidiano britannico, The Guardian. "New Renaissance: How Florence is freeing its great female artists" (Il Nuovo Rinascimento: Come Firenze sta riportando alla luce le sue grandi artiste) è un articolo da non perdere. L'autrice è Joanna Moorhead, una giornalista e scrittrice inglese il cui ultimo libro è particolarmente vicino ai nostri cuori: The Surreal Life of Leonora Carrington.THE GUARDIAN
'A Firenze, stanno portando fuori dal seminterrato le opere delle donne artiste', afferma la reporter Anna Bensted nel suo recente servizio radiofonico "The World" su PRI. La sua trasmissione di cinque minuti con "Il punto di vista di Firenze" include interviste con la Direttrice di AWA, Linda Falcone, e il Direttore degli Uffizi, Eike Schmidt.PRI (Public Radio International)
L'edizione di agosto 2017 della rivista 'Fine Art Connoisseur' ospita l'articolo di Leslie Elman 'Divina Rivelazione agli Uffizi'. Infatti è proprio una 'rivelazione'! Ecco una citazione dall'articolo: "Il primo storico dell'arte al mondo, Giorgio Vasari, che ha incluso Suor Plautilla tra un ristretto numero di artisti femminili nella sua edizione 1568 di Vite degli Artisti, suggerisce che la sua rappresentazione degli uomini manca di verosimiglianza perché aveva poche opportunità di disegnarli o dipingerli nella vita, ma si potrebbe argomentare che non importa: le donne in lutto, con gli occhi rossi e le lacrime, rendono il Compianto con Santi di Nelli, affascinante."FINE ART CONNOISSEUR
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Vanity Fair contribuisce alla diffusione di notizie relative all’arte delle donne, ed alla necessità di riconoscerla e recuperarla. Il nuovo profumo di Aquaflor, creato in esclusiva per AWA, è un’esperienza sensoriale di muschio, osmanto e rosa, con sentori di tabacco. Un tributo alle donne artiste della nostra storia e un nuovo modo per sostenere i nostri progetti.VANITY FAIR
Riflessioni su Maria Lassnig, Pietro Leopoldo e l’arte del ritratto. Ispirata dai 70 anni di carriera della pittrice austriaca Maria Lassnig, celebrata da 25 opere esposte in mostra quest’anno a Palazzo Pitti, la fondatrice di AWA Jane Fortune ha iniziato a pensare agli uomini dei Medici, in particolare a Cosimo I e al cardinale Pietro Leopoldo. Perché?THE FLORENTINE
Il capolavoro di Plautilla Nelli verrà restaurato. Alexandra Korey mette in luce la battaglia per far sentire la voce delle artiste donne e mostra come essa sia stata vinta coinvolgendo moltissime persone che hanno partecipato alla campagna #TheFirstLast. 409 persone di 19 paesi hanno donato 67.810 dollari prima della fine del crowdfunding il 16 aprile 2017, mentre altri contributi continuano ad arrivare. Questi ultimi andranno a finanziare la produzione di un libro e di un documentario sullo studio e il restauro del dipinto.THE FLORENTINE
Jane Fortune ha sottoscritto l’impegno a sostenere il restauro del ritratto dell’ultima erede dei Medici, la Granduchessa Anna Maria Luisa, donato recentemente a Palazzo Vecchio da un ramo della famiglia. L’opera fu commissionata due anni dopo la morte dell’Elettrice Palatina. La Granduchessa fu la più importante benefattrice di Firenze in quanto rese “illegale allontanare qualsiasi proprietà dei Medici dalla Toscana, per il bene dei suoi cittadini e per attirare la curiosità degli stranieri”.THE FLORENTINE
Le prime artiste donne della storia vengono spesso definite come spiriti ribelli che hanno creato scompiglio andando contro le aspettative sociali del loro tempo. Le loro movimentate biografie e le loro “imprudenze” sono certamente emozionanti, ma è altrettanto affascinante soffermarsi sulle piccole trasgressioni che caratterizzano la loro arte più che la loro vita.
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Ogni anno, a cominciare dal 2017, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt intende organizzare quelle che la stampa ha già iniziato a chiamare le “mostre in rosa”, che porteranno le artiste donne sotto i riflettori. La mostra su Plautilla Nelli, inaugurata nel marzo di quest’anno, ha fatto riflettere sulle 5 fondamentali lezioni che la prima artista fiorentina ci ha lasciato.
THE FLORENTINE
Quando alcuni anni fa Jane Fortune ha incontrato per la prima volta la designer del vetro Ita Barbini nel suo atelier veneziano, fu affascinata dall’apprendere di più sulla misteriosa arte del lavorare questo materiale. Una mostra al museo CAD è stata l’occasione per un dialogo fra le due donne. Per l’intervista completa ad Ita Barbini:
THE FLORENTINE
Cosa accadrà agli autoritratti delle artiste? Continueranno ad essere visibili nelle sale degli Uffizi? I visitatori avranno ancora la possibilità di riflettere sull’importanza per la storia dell’arte delle sue grandi protagoniste femminili?
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Mary Garrand è la fondatrice dell’approccio femminista alla storia dell’arte e autrice dell’innovativo testo su Artemisia Gentileschi: “L’immagine dell’eroina nell’arte barocca italiana”. La studiosa è un punto di riferimento fondamentale per tutti coloro che si occupano della valorizzazione delle donne nelle arti. Per l’intervista competa:
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Le parole “passione”, “dramma”, “tortura”, “arte” descrivono la vita di Artemisia Gentileschi (1593-1652/3), un’esponente di spicco dell’arte barocca mondiale: una vita da romanzo ricca di chiaroscuri. Anche il suo nome esotico cattura la nostra attenzione. Per l’intero articolo:
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“La terra dona cibo per il corpo. Essa inoltre dona all’artista la creta perché ne possa fare cibo per l’anima.” Queste le parole di Amalia Ciardi Duprè, la cui nuova sede espositiva nonché centro culturale e atelier in Via degli Artisti a Firenze mostra l’opera omnia dell’artista, fruibile dal pubblico in forma permanente. Per l’intero articolo:
THE FLORENTINE
“Eccezioni d’arte” in Italia. Nel XVII e nel XVIII secolo la maggioranza delle artiste donne nel mondo praticava l’arte solo come passatempo amatoriale. Ricevere pagamenti per le loro opere era cosa inusuale perché, in quanto donne, in cambio dei loro lavori commissionati privatamente, venivano ricompensate con ninnoli o gioielli.
ITALY MAGAZINE
A differenza della maggior parte delle Ultime Cene della sua epoca, quella di Plautilla Nelli è un olio su tela e non un affresco, in quanto la pittura ad affresco era considerata un “lavoro da uomini”. Un’altra rarità: nonostante fosse inusuale al tempo per le donne firmare le proprie opere, la pittrice rende molto visibile il proprio nome sul dipinto.
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Nell’ottobre del 1943 Paola Levi-Montalcini e sua sorella gemella Rita salirono su un treno a Torino senza sapere esattamente dove sarebbero scese. Decenni dopo sua sorella avrebbe ricevuto il Nobel per la ricerca scientifica mentre Paola sarebbe diventata una delle più importanti rappresentanti della pittura astratta italiana ed una delle molte artiste che hanno contribuito con le loro opere a risanare Firenze dopo la devastante alluvione del 1966.
THE FLORENTINE
“Nascere donna col destino di diventare una scultrice è una condanna.” Così ci ha detto Stefania Guidi durante la nostra visita alla sua casa-atelier nelle colline vicino a Tivoli. “Nonostante ciò sono entrata in uno studio di Via Margutta col mio primo autoritratto scolpito sottobraccio dichiarando: “Io sono scultore.” Per saperne di più sulle “signore dell’alluvione”:
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C’è una parte della storia dell’arte che è rimasta nell’ombra. Ci sono migliaia di sculture e di pitture di artiste donne di cui non conosciamo nulla. Eppure queste donne erano contemporanee di Leonardo, Masaccio e Caravaggio. Hanno lavorato per le corti e i conventi della loro epoca, fondando scuole e laboratori.
CORRIERE DELLA SERA
Per decenni gli Uffizi hanno ospitato nel Corridoio Vasariano la più ricca collezione di opere d’arte create da donne presente in Italia. Si tratta di più di 20 quadri dipinti fra il XVI e il XXI secolo che, nel loro essere opera di donne, non hanno eguali nei più grandi musei del mondo.
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“Mi sento onorata di svolgere un piccolo ruolo nel dare voce ad ogni artista. In molti casi le loro voci non sono mai state ascoltate prima.” Il redattore capo di Timeless Travels in dialogo con Jane Fortune sul suo obbiettivo di salvare le artiste donne del passato dall’oblio.
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