Artemisia ‘emerge’ dai depositi dopo il restauro agli Uffizi
Ad AWA festeggiamo sempre quando un 'nuovo' dipinto di una artista storica femminile viene "riscattato dal deposito" e posto sotto i riflettori del museo. Questo marzo, come meraviglioso tributo alla festa della donna del 2019, la Santa Caterina d'Alessandria di Artemisia Gentileschi presso le Gallerie degli Uffizi è stata restaurata e sarà (finalmente!) esposta in modo permanente nella Sala Medusa, con Caravaggio. Il dipinto della santa, creato durante il decennio di Gentileschi a Firenze, potrebbe essere un 'mash-up' tra l'auto-interpretazione dell'artista e un ritratto di Caterina, la figlia del Granduca Ferdinando de' Medici. Il dipinto arriva sotto i riflettori del museo dopo molteplici analisi non invasive, in cui sono state utilizzate una pluralità di tecniche diagnostiche (come i raggi ultravioletti, infrarossi e X). I restauratori Roberto Bellucci e Maria Luisa Reginella scoprirono presto che al di sotto della superficie pittorica giaceva una versione preesistente di Santa Caterina. L'artista ebbe dei ripensamenti e apportò modifiche significative alla mano, al velo e al copricapo della protagonista. Il substrato mostra Santa Caterina con un turbante, il che rende la pittura degli Uffizi quasi identica all'opera della Gentileschi recentemente acquisita dalla National Gallery di Londra.