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Lola Costa

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La pittrice inglese Costa è il 'genius loci' a Il Palmerino di Firenze. Lola Costa (1903 – 2006) ha condiviso gli interessi artistici di sua madre, l'anglo-francese, Marie Antoinette Lesieur. Nei primi anni '20, Costa lasciò la casa paterna per vivere con sua madre in Francia. Fu lì che iniziò la sua ricerca artistica. Nonostante le restrizioni sociali ed economiche, madre e figlia non ebbero esitazioni a dipingere agli angoli delle strade, en plein air. Spesso pagavano le persone coi dipinti piuttosto che con denaro. Verso la metà degli anni '20, entrambe si stabilirono a Maisons-Laffitte dove Lola iniziò a fare molti lavori occasionali, dalla commessa alla professoressa di inglese alla Berlitz School di Milano. Successivamente si trasferì in Toscana per diventare insegnante privata di Federigo Angeli, un artista emergente toscano. Lola e Federigo svilupparono presto una relazione ideale tra "opposti che si attraggono". Lo stile artistico di Federigo ricordava gli artisti del Rinascimento; si concentrò sulla perfezione tecnica, vendette i suoi dipinti e si rifiutò di firmarli. Lola, invece, partecipò a mostre locali, firmo i suoi lavori e li offrì in regalo. Era anche una poetessa rispettata. La sua creatività raggiunse il massimo dal 1936 al 1948 quando lavorò nello studio che la coppia aveva costruito a Il Palmerino, una villa che avevano acquistato successivamente allo scrittore inglese Vernon Lee. Le opere di Lola Costa, tra cui Portovenere e Ritratto di Ornella, sono state esposte accanto ai dipinti di Elisabeth Chaplin durante la mostra co-organizzata da AWA e intitolata Mitologie private. Tenutasi alla Villa Il Palmerino nel maggio 2014, la mostra si concentrava sui temi intrecciati dagli artisti, che celebravano in particolare le bellezze della campagna circostante, includendo numerosi ritratti di familiari, vicini e lavoratori rurali. 'Il Palmerino', l'opera più famosa di Costa, è entrata a far parte della collezione Modern Art Gallery di Pitti, quello stesso anno.