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Amelia Peláez

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Arte cubana a Firenze, con Amelia Peláez, una pioniera delle arti visive in America Latina. Come per Frida Kahlo, l’artista è talmente venerata, che i suoi dipinti sono detti “Amelie”, usando semplicemente il suo nome. Negli anni quaranta sviluppò il suo personale stile cubista, creando delle composizioni che sono delle vere e proprie analisi visive degli elementi architettonici tradizionali coloniali cubani: la casa, il giardino, il quartiere, la città. I suoi contorni neri, marcati e sinuosi, che circondano aree di colore intenso, ricordano l’architettura barocca di Cuba, come si può notare nella “Natura morta” donata alla città di Firenze nel 1966. Fra il 1931 e il 1934 Amelia studiò dinamica del colore e design con la costruzionista russa e cofondatrice del movimento Art Deco Aleksandra Exter. Nel corso della sua carriera fu fra gli artisti favoriti di Alfred H. Barr, fondatore e direttore del Museo d’Arte Moderna di New York, che la riconobbe come pioniera della Primera Avanguardia di Cuba e acquistò svariate sue opere per la collezione permanente del museo. L’opera di Amelia Peláez, Natura morta, è stata restaurata da AWA nel 2016 ed esposta al Museo del Novecento di Firenze.